domenica, novembre 19, 2006

Marco e il Full-Day (2a parte)

Continua…..

Marco viene accolto dal suo amico responsabile del Diving che salutandolo cordialmente, gli comunica il programma: faranno la prima immersione al relitto CONTESSA II un grande peschereccio in legno, affondato nel 1985 su un fondale di 30/35 mt. perché da un argano si è staccata una grossa carrucola che finita precisa dentro un boccaporto, ha sfondato la chiglia!! La seconda immersione è prevista alla secca di zia Adalgisa (si chiama così perché …boh …gli sarà piaciuto questo nome a qualcuno!!)
Insieme a Marco saliranno in barca altri sub: due ragazze open, allieve fresche dell’istruttore del Diving che effettueranno solamente la seconda immersione e altri due sub, un distinto signore anziano, con barba e pochi capelli bianchi, occhiali da vista spessi, vestito con tuta sportiva firmata, l’altro più o meno giovane come Marco, ma molto più fico!! …un fisico atletico e la carnagione abbronzata, porta gli occhiali da sole e ha il gel nei capelli corti, veste un paio di bermuda e maglietta attillata!! …le due ragazze, abbastanza carine, gli hanno già messo gli occhi addosso. Marco non si è accorto di nessuno di tutti questi dettagli, poiché è completamente concentrato sul programma della giornata, scarica l’attrezzatura e si dirige all’interno del Diving per lo scarico di responsabilità.

La barca, pilotata da l’altro socio, finalmente salpa e si dirige verso la prima destinazione, saranno circa 40 minuti di navigazione e nel frattempo si farà il briefing …”cosa dobbiamo fare?!” …domanda una delle due ragazze!! Marco preoccupatissimo si volta verso di lei e con uno sguardo truce l’avrebbe mangiata!! “No no, …voi due potete andare a prua a prendere il sole, …la prima non la fate!!” risponde l’istruttore. Finito il briefing il signore distinto si accende la sua pipa, Marco si mette a consultare il suo computer e il fisicaccio indovinate un po’ dove andrà??!! …a prua naturalmente!!

Hanno raggiunto il punto di immersione, il motore rallenta i giri e di lì a poco, si sente lo sferraglio della catena dell’ancora. I quattro cominciano a montare l’attrezzatura e Marco dopo pochissimi minuti ha già la muta addosso già chiusa ermeticamente indossa l’ara, cappuccio in testa, maschera al collo, tutti gli strumenti al suo posto e le pinne in mano si avvicina al bordo si mette le pinne, calza la maschera, e si tuffa nel blu. Lo seguiranno più lentamente nell’ordine: il responsabile, il signore distinto e dopo un’attesa che sembra non finire mai, arriva anche il fico!! …quando sono tutti e quattro sulla cima dell’ancora, si danno l’ok e sgonfiano il GAV ma dopo pochi metri di discesa, qualcuno ha dimenticato di indossare la zavorra e rimane a galla come uno str…… indovinate un po’ chi è? …il fico palestrato, unto e impomatato a dovere, nell’enfasi di atteggiarsi fino all’ultimo momento, intento di farsi notare nelle sue movenze dalle gallinelle, ha fatto una bella figura di m……. !!!

Gli altri restano ad aspettare altri interminabili minuti che indossi la cintura passata dal capitano restato a bordo e dopo poco sono finalmente sul relitto, le coppie sono: lui con lui e l’altro con l’altro (chi legge solo questa frase avrà delle grosse perplessità sulla tipologia di argomenti del blog!!) del resto questo dettaglio ha poca importanza (ai fini del racconto logicamente, fondamentale invece nella realtà delle immersioni) ma non avrei saputo come accoppiare i quattro individui!! …e non voglio prendermi nessun tipo di responsabilità!! ...Insomma basta con le cazzate e andiamo avanti con il racconto!! (un bel coraggio si …perché tutto il resto del racconto, non sono forse cazzate??!!) non è detto …cose simili accadono spesso durante un Full-Day di partecipanti misti, a proposito le due ragazze approfittando della solitudine, il capitano si è abbioccato sotto coperta, fanno volare via il pezzo di sopra del costume!
Dopo una cinquantina di minuti ecco che appaiono le sagome dei quattro nei pressi delle scalette dello specchio di poppa della barca che affiorando cominciano a passare zavorre, torce, fotocamere e pinne al capitano. Il primo a risalire a bordo è naturalmente Marco entusiasta della sua nuova attrezzatura ha scattato qualcosa come 1Gb di immagini che facendo due conti sono:

1Gb / 2Mb (media ogni foto) = 500 foto circa

50 minuti / 500 foto = 1 scatto ogni 6” circa

vuol dire che ha passato l’intera immersione con il dito sul pulsante!! ...tranne quei brevissimi tempi di intervallo per guardare contemporaneamente computer e orologio, manometro e profondimetro …la bussola? …no non l’ho dimenticata di menzionare, è che non l’ha guardata proprio, l’aveva indossata per compagnia!!
Sono tutti asciutti sul ponte con il piattino di carta in una mano, colmo di pastasciutta che si piega da tutte le parti e il bicchierino, sempre di carta che non sai mai dove appoggiarlo sull’altra mano …e con che cosa potrebbero mangiare? …eeeehhh qui sta il grosso problema del Full-Day, di certo non sarà meno importante di una tappa di decompressione omessa oppure dall’aver finito 220 bar d’aria per 45 minuti d’immersione!!
Intanto le due gallinelle sono accanto all’uomo nero!!! Che se la ridacchiano perché una delle due ha rovesciato il bicchiere di coca dentro una cesta con dentro le attrezzature ….di chi era la cesta??...ma è chiaro!!................


la prossima settimana lo sapremo!!

3 Comments:

At 9:27 PM, Anonymous Anonimo said...

Luce sei crudele più di dario argento non puoi farci aspettare un'altra settimana!!!Vogliamo sapere chi è l'assassino!!!!!

 
At 6:30 PM, Anonymous Anonimo said...

Alloraaaa.... quanto vuoi farci aspettare per sapere chi è l'assassino???????

 
At 10:24 PM, Blogger Ale (ì Luce) said...

Cara "Agata" devi essere paziente, il racconto me lo invento giorno per giorno!!

 

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